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Cosa regalare a Natale?

A fine Novembre incombe con le piogge di stagione una domanda per tutti ” Cosa regalare a Natale?”. E soprattutto “Cosa regalare ai bambini?”.

Si sa, la loro lista non manca ma ci sono molti genitori che sanno intercettare i bisogni più profondi dei bambini e capire come aiutarli ad affrontare certe fasi della vita o semplicemente accompagnarli in una nuova passione, in un nuovo hobby. Immancabilmente torniamo bambini anche noi, specialmente quando abbiamo un catalogo davanti ricco di regali stimolanti, fatto di giochi, libri da leggere, giochi da tavola da poter fare insieme a tutta la famiglia e agli amichetti, giochi per imparare divertendosi.

Sognalibri tutto questo lo sa, e per questo quest’anno ha voluto riservare una “stanza” speciale sul suo sito dove tutti possono trovare giochi e libri da poter acquistare e per poter fare spedizioni in tutta Italia. Un modo per aprire una parte della libreria a chi è lontano e non può perdersi tra gli scaffali e i colori che riempono di magia il cuore. Gli articoli che saranno in vendita in questo spazio on line, saranno solo on line, come una soffitta segreta, come una stanza segreta degli elfi, con porte dimensionali luminose che si aprono da ogni città. Troppa magia? Ma del resto che cos’è il Natale se non magia? Magia di vedere sorrisi spuntare sui volti di chi si ama e a noi i sorrisi piacciono tanto!

Ogni settimana ci saranno novità in arrivo sullo shop on line e offerte e promozioni limitate nel tempo, da cogliere al volo prima che la magia degli elfi sparisca!
Rimanete in ascolto, la magia sta arrivando!

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L’infanzia per davvero

Quanti tipi di infanzia esistono? A pensarci bene, l’infanzia non è un’idea astratta, non è possibile pensarla a prescindere da ogni singolo bambino che l’incarna, la anima e la porta a spasso per il mondo. Non è un concetto fatto per le aree rarefatte dell’iperuranio ma esperienza pulsante che si realizza nei gesti quotidiani, nei rovesciamenti rocamboleschi e nelle passioni smisurate di cui solo i bambini sanno essere geniali autori.

Non l’infanzia, dunque, ma i bambini: di questo dobbiamo parlare se vogliamo parlare dell’infanzia per davvero! Ieri ce lo insegnavano Rodari, Malaguzzi, Munari e, ancora oggi, Pittarello, Tognolini e tanti altri.

L’impegno verso l’infanzia è, innanzitutto, l’impegno verso i bambini: ascoltarli significa soprattutto creare le condizioni perché possano esprimersi, ripensare gli spazi o la didattica significa ripensare modelli astratti perché si facciano carico delle esigenze di ciascun bambino e sappia nutrire le sue aspettative. Significa pensare il bambino come una persona attiva, che porta nel mondo le sue istanze concrete, attraverso la fantasia creativa e l’immaginazione. 

Come sosteneva Ursula Le Guin “io credo che la maturità non significhi superare ma crescere e che un adulto, non sia un bambino che ha cessato di vivere, ma un bambino che è sopravvissuto”.

Alessandra Comparozzi, formatrice e promotrice di letteratura per l’infanzia, ci accompagnerà tra albi illustrati e narrativa, alla ricerca dell’infanzia, per davvero! L’appuntamento è per il 14 maggio alle 18: ci sono ancora alcuni posti disponibili per accedere a un incontro formativo esclusivo e riservato. Per prenotare basta mandare un whatsapp al numero 371 186 78 72 o scrivere a fiabasofando@gmail.com.

Per approfondire:

Giovanna Zoboli | Chandra Livia Candiani. Infanzia e poesia 🡪 https://www.doppiozero.com/rubriche/1543/202011/chandra-livia-candiani-infanzia-e-poesiaGiulio Schiavoni | A scuola da Walter Benjamin 🡪 https://www.doppiozero.com/materiali/scuola-da-walter-benjamin

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I progetti speciali di Carthusia Edizioni

Cosa rende davvero speciale un progetto? Il bisogno da cui nasce? Oppure la capacità di immaginare intorno a questo bisogno nuove prospettive da costruire insieme? E come riuscire ad alimentarle per farle crescere e conoscere?

Gli albi illustrati, nel loro intreccio di immagini e parole, rappresentano un ausilio potentissimo per affrontare gli argomenti più importanti e riuscire a comunicarli in maniera efficace, a un pubblico potenzialmente vastissimo. La sfida di Carthusia è proprio quella di pensare e realizzare splendidi albi illustrati per parlare di temi importanti e rispondere a bisogni specifici. 

Ma per farlo in maniera davvero efficace è necessario che l’albo non venga calato dall’alto, come se fosse una ricetta sempre valida: il rischio, infatti, è quello di creare un albo troppo astratto e lontano dalle persone cui dovrebbe rivolgersi, segnando una distanza per nulla funzionale né alla storia, né al bisogno e neppure alla lettura. 

Quel che rende speciale un progetto sembra, dunque, proprio il modo di costruirlo intorno al bisogno da cui nasce, ascoltando la voce di tutti i soggetti coinvolti: è per questo che Carhusia, una volta che è stato sollevato il tema, procede sempre alla definizione di un focus group, dove bambini, genitori e specialisti si confrontano, per dare voce a storie di coraggio e speranza, capaci di arrivare davvero al cuore di tutti.

Non vediamo l’ora di poterne parlare con Patrizia Zerbi, fondatrice ed editore di Carthusia e due autrici straordinarie, Beatrice Masini ed Emanuela Nava:

L’appuntamento è per il prossimo venerdì 7 maggio alle 18.00 sulla pagina facebook di Sognalibri.

Per approfondire: Il catalogo dei “progetti speciali” di Carthusia 🡪 https://www.carthusiaedizioni.it/cataloghi/progetti-speciali/

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Libri come finestra sul mondo. La sfida di Linfoamici

Linfoamici onlus nasce da un gruppo di ex pazienti malati di linfoma, con l’intento di aiutare e sostenere chi ancora lotta nei reparti di oncoematologia. I volontari – attraverso il programma “abbracci in corsia” – donano ai piccoli pazienti qualche ora di svago, distribuendo abbracci gratuiti a loro e ai loro parenti. E dal momento che il compito è arduo, ad aiutarli c’è un autentico supereroe, Superhugs!

Come avranno affrontato questo difficilissimo periodo, fatto di distanze e di precauzioni necessarie? Ci aiuteranno a capirlo le volontarie Francesca Salamone, Francesca Mazziotta e Sonia Davant, affiancate dal mitico Superhugs, pronto ad abbracciarci anche a distanza!

L’appuntamento è per MERCOLEDI’ 5 MAGGIO alle 18:00 sulla pagina FB di Sognalibri.

Chi ha vissuto l’esperienza di un ricovero in ospedale, anche di pochi giorni, conosce il senso di isolamento che si prova, accentuato dall’immobilismo forzato e da procedure terapeutiche più o meno invasive. In queste situazioni, soprattutto per i piccoli degenti, le relazioni interpersonali sono fondamentali e ben vengano tutti quegli ausili che possono agevolarle: giocattoli, peluche, anche piattaforme interattive. Ma interazione non significa solo movimento: un libro può essere un’esperienza altrettanto, se non più, stimolante. 

I libri non sono fatti per essere rinchiusi tra scaffali o librerie, ma devono arrivare davvero ovunque. E se i bambini non riescono ad arrivare ai libri, sono i libri ad arrivare da loro! Da diversi anni, si stanno sempre di più diffondendo, ovunque in Italia, iniziative per portare i libri nelle corsie degli ospedali, con lettori volontari che prestano la loro voce a bambini e ai genitori, regalando loro alcuni attimi di completa spensieratezza.

Quando il racconto comincia, la voce riempie i silenzi e le pareti scompaiono, i luoghi si confondono: i bambini possono così vivere avventure pazzesche, sperimentando emozioni, risate e meraviglia. La malattia porta all’isolamento: il libro, invece, aiuta a mantenere un contatto con il mondo, allontanando dal pensiero fisso del dolore o dalla preoccupazione per la propria situazione. Non si tratta semplicemente di evadere dal contesto ospedaliero in cui ci si ritrova condizionati, ma di fare nuove esperienze di tempo e relazione, per spezzare la monotonia che mortifica l’entusiasmo e pregiudica la speranza. La cura, a volte, passa anche per una voce amica, che ci trascina altrove e ci offre altri punti di vista.     

Per approfondire:

Il sito di Linfoamici 🡪 https://www.linfoamici.it/

SuperHugs contro il Covid 19 🡪 https://www.youtube.com/watch?v=D8YV2UGagtcRachele Bindi | Libroterapia, perché i libri aiutano il nostro benessere psicologico 🡪 https://libreriamo.it/libri/libroterapia-libri-aiutano-nostro-benessere-psicologico/

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La lingua dei segni: a che punto siamo?

La lingua dei segni è una lingua naturale ma, soprattutto, una lingua a tutti gli effetti, dal momento che assicura una comunicazione piena e completa; essa può essere acquisita dal bambino sordo anche precocemente e ha un ruolo determinante nel suo sviluppo cognitivo e sociale, aiutandolo a conoscere il mondo e a muoversi con sempre maggiori gradi di autonomia. Inoltre, ha una correlazione molto forte anche con l’apprendimento della lingua orale e scritta.

La lingua italiana dei segni possiede un proprio sistema linguistico che utilizza la modalità visivo-gestuale, invece di quella acustico-vocale propria delle lingue vocali: come tutte le lingue, la si può imparare a qualsiasi età, in un contesto di provenienza in cui è quasi sempre presente l’italiano. Ci sono dei bambini, sia sordi che udenti, che sono esposti a questa lingua fin da piccoli, altri che hanno modo di impararla in un percorso scolastico bilingue che permetta, appunto, una partecipazione autentica e paritaria da parte di tutti i bambini. 

Ma la si può apprendere con assoluta naturalezza anche da ragazzi o da adulti: in moltissimi paesi, la Lingua dei segni viene regolarmente insegnata nelle scuole, in modo da creare fin da subito le condizioni sociali e relazionali per una effettiva inclusione; d’altronde, come per ogni lingua, è sufficiente un po’ di esercizio per renderla un’esperienza del tutto naturale. 

Per approfondire:

Lavinia Capponi | I benefici della LIS 🡪 https://www.youtube.com/watch?v=IdEH-w2Axs4

La lingua dei segni: evoluzione, cambiamenti e passi avanti | Happy Free Hands | TEDxFerrara

🡪 https://www.youtube.com/watch?v=5mshBQrXnG4Andrea Riva | Dispensa sulla Lingua italiana dei segni 🡪 https://www.cts-lecco.it/wp-content/uploads/2019/03/Dispensa-LIS-2019.pdf

Il Treno coop. soc. e le sue iniziative

Da anni gli amici de Il Treno coop. soc. promuovono iniziative e progetti educativi in chiave ludica, volti all’apprendimento in parallelo di LIS e italiano e all’incontro con la diversità. La loro attenzione è da sempre rivolta anche a prodotti editoriali di grande valore, tra cui libri interattivi (Alice nel paese delle mani) e fumetti (Jean il sordo, La figlia di Jean). Nel 2017 si sono aggiudicati il Premio Andersen come “Miglior creazione digitale” con “Il signor G.” di Gustavo Roldán, nella versione ideata e coordinata da Giusi Cataldo, con la traduzione in LIS di Alessio Di Renzo. 

In questa seconda edizione della Rassegna delle letterature inclusive ci presenteranno la loro ultima graphic novel, scritta da Alessandra Marras, Armando Delfini, Giuseppe Maggiore e Valerio Paolucci, che ci presenta la figura di Antonio Magarotto, promotore e attivista dei diritti civili delle persone sorde: la sua storia, profondamente umana, è un esempio per tutte le persone che non accettano di essere messe da parte e che vogliono di più per loro e per le generazioni future.

Appuntamento sulla pagina FB di Sognalibri!

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