Che cosa si intende veramente quando si parla di “lettura/letteratura inclusiva“?
E quante forme ne esistono?
Con quali caratteristiche?
In questo contributo video, che inaugura ufficialmente il nostro canale Youtube, la dott.ssa Livia Capponi ci aiuta a capirne un po’ di più e ad orientarci tra generi e strumenti assai diversi.
Approfondimenti:
Per ulteriori approfondimenti, potete consultare questi due interessantissimi documenti:
la carta dei diritti della lettura, promossa nel 2011 dall’associazione Donne di Carta e scaricabile gratuitamente sul loro sito.
un articolo, apparso qualche tempo fa su Scaffale Basso, che fa il punto sull’editoria per l’infanzia che parla di disabilità.
Ci sono mille buoni motivi per leggere ad alta voce, in famiglia, a scuola, in libreria oppure tra amici. Noi esseri umani viviamo storie, raccontiamo storie, pensiamo e interpretiamo il mondo in termini narrativi ed è proprio questo aspetto che ci rende fortissimamente connessi gli uni agli altri: tutti siamo allo stesso tempo narratori e ascoltatori, teatranti e spettatori, particelle semantiche di un intricato – ricchissimo – universo narrativo.
I libri e le storie che ci tramandiamo da sempre, ci aiutano a instaurare la nostra personalissima rete di relazioni, a partire da quella con i nostri genitori: Rodari, a questo proposito, osservava che tra i tanti buoni motivi per cui un bambino è contento che la mamma o il papà legga per lui è rappresentato proprio dal tempo che il genitore decide di dedicargli, mettendo da parte ogni altro impegno o incombenza. Il privilegio dell’esclusività.
Letture ad alta voce: una pratica davvero inclusiva
Daniel Pennac, nel definire quelli che sono ormai noti come i diritti del lettore, parte da alcune considerazioni sulla lettura ad alta voce: egli insiste sul fatto che deve essere gratuita, non potendo rappresentare un premio o essere mortificata da una punizione; inoltre, dice, deve essere attenta, appassionata, presente. E, soprattutto, deve continuare anche quando il bambino ha imparato a leggere per conto suo: non lasciamoci sfuggire l’occasione di affiancarlo in queste splendide sortite nel fiabesco e nella letteratura.
Insieme a lui, fianco a fianco, ne vedremo delle belle!
La lettura ad alta voce è, dunque, una pratica fortemente inclusiva dal momento che è intimamente relazionale: può arrivare ovunque, nelle scuole e negli asili, ma anche negli ospedali o nei consultori, laddove allegria e sorrisi stentano a farsi strada.
E se la nostra voce – o la nostra lingua – dovesse incontrare qualche ostacolo, l’impegno della presenza ci aiuterà a prediligere quegli albi, quelle letture e quei linguaggi che meglio di altri sapranno raggiungere con
efficacia il nostro piccolo pubblico, suscitandone l’attenzione e l’interesse.
Mercoledì 08/05 avremo il piacere di ospitare durante la nostra Rassegna “Leggere in famiglia: il programma Nati per Leggere”. Nati per Leggere si propone lo scopo di diffondere la lettura ad alta voce come occasione per riscoprire il libro nella sua dimensione relazionale, quale strumento per creare legami, condividere esperienze, fare inclusione.
Se non volete perdervi questo fantastico incontro, correte a prenotarvi!
Qui puoi trovare il programma completo della Rassegna.
Tutti gli incontri sono gratuiti ma necessitano la prenotazione:
prenotazioni@sognalibri.it
3711867872 (anche WhatsApp)
Davide Calì è tante cose: fumettista, illustratore, autore per bambini, art director…
Ad oggi, è uno dei più importanti e prolifici autori per l’infanzia, con più di cento pubblicazioni all’attivo. Nato in Svizzera, e cresciuto in Italia, è autore di decine di albi stupendi, densi, mai scontati, scritti e tradotti in diverse lingue, ovunque pluripremiati.
I suoi libri sono pubblicati in Italia per KITE, Zoolibri, Orecchio Acerbo, Arca; in Francia per Sarbacane, Actes Sud e Thierry Magnier; negli Stati Uniti per Chronicle; in Portogallo per Planeta Tangeri.
Dal 2016 è art director di Book on a Tree, la factory letteraria londinese creata da Pierdomenico Baccalario. Dal 2017 suona con i Bacon Brothers in uno spettacolo per bambini tratto da uno dei suoi libri.
Sabato 18 maggio avremo il piacere di ospitarlo alla “Rassegna delle letterature inclusive”, per farci raccontare una delle sue ultime sfide: la scrittura di un silent book.
Che cos’è un silent book?
Il silent rappresenta proprio una bella sfida.
Intanto, possiamo considerarlo un libro?
Nel senso classico del termine no, non ci sono parole, neanche a pagarle.
Ma come si legge un silent?
Beh, sfogliandolo.
Sì, e poi?
E che storia potrà mai raccontare?
Riuscirà a parlare di emozioni e stati d’animo?
Proviamo a rovesciare l’argomentazione: in quanto ‘senza parole’, il silent è per sua natura un libro inclusivo, che abbatte ogni barriera linguistica e culturale. Un silent coreano o cinese è ‘leggibile’ da un bambino italiano, australiano o russo, alle stesse condizioni e senza alcuna preclusione.
Non è un caso se a Lampedusa è stata realizzata la prima biblioteca di soli silent (Biblioteca Ibby Lampedusa, da un’iniziativa di Ibby Italia): bambini naufraghi da mondi diversi possono trovare riparo e consolazione tra le pagine di libri apparentemente silenziosi, ma tanto accoglienti.
Come si scrive un silent?
Ma come si fa a scrivere un silent? Cioè, come deve cambiare l’atteggiamento dell’autore rispetto a un albo tradizionale? Cosa deve togliere e cosa deve aggiungere (ammesso che si tratti di questo)?
Alla Rassegna avremo modo di porre queste domande a Davide Calí che, come abbiamo anticipato, proprio quest’anno ha deciso di mettersi in gioco con un silent, il suo primo albo senza parole: Le jour des Baleines, con le illustrazioni mozzafiato di Tommaso Carozzi.
L’albo, edito qualche giorno fa dall’editore francese Chocolat racconta di una singolare migrazione di balene…
E voi?
Avete una curiosità da soddisfare o una domanda da fare a Calí?
Potete farlo scrivendo alla nostra pagina Facebook e prenotando il vostro posto all’incontro del 18 maggio (ore 10:00)…vi aspettiamo!
Qui il programma completo della Rassegna.
Per prenotazioni, scrivere a: prenotazioni@sognalibri.it oppure chiamare il numero (anche WhatsApp): 371 1867872
Un libro è per definizione un oggetto multisensoriale: oltre alla vista (e alla voce) coinvolge almeno l’olfatto (il libro che sa di nuovo, il libro che sa di vecchio), l’udito (lo sfogliare e il frusciare delle pagine) ma, soprattutto, il tatto (la pagina liscia e quella rugosa).
Nel caso dei bambini in età prescolare queste esperienze sensoriali hanno un valore dominante che, pur in assenza della dimensione letteraria, sono comunque in grado di raccontare una storia (pensiamo all’intuizione munariana dei pre-libri).
Ma anche nel caso dei ciechi e degli ipovedenti le sollecitazioni tattili possono dare sostanza a un percorso narrativo anche molto articolato.
Con gli opportuni accorgimenti (figure riconoscibili e ordinate, materiali diversi per elementi diversi, attenzione alle proporzioni e al collocamento spaziale) i libri tattili possono raccontare storie anche molto complesse, offrendo suggestioni sensoriali estremamente significative.
Dal 2011 la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi ha promosso il contest “Tocca a te“, grazie al quale vengono visionate, catalogate e premiate le migliori proposte nazionali di libri tattili per l’infanzia.
Il prossimo 13 aprile si terrà a Milano la premiazione dei cinque libri tattili vincitori del contest di quest’anno, giunto alla sua quinta edizione.
I libri vincitori, poi, voleranno alla volta di Bruxelles per partecipare al concorso internazionale “Typhlo & Tactus”, ideato della casa editrice francese Les Doigts Qui Rêvent, pioniera nel campo dell’illustrazione tattile e della letteratura per l’infanzia.
Tra gli ospiti della Rassegna:
Alla nostra Rassegna avremo il piacere di ospitare proprio i rappresentanti della Federazione che, sabato 11 maggio, ci parleranno del contest, della funzionalità dei libri tattili e della praticabilità di alcuni accorgimenti editoriali per rendere i libri più inclusivi verso ciechi e ipovedenti. Oltre a illustrarci i rudimenti della lingua Braille.
Inoltre avremo l’onore di ospitare Laura Anfuso, membro della giuria senior in tutte le edizioni del contest, che ci parlerà delle potenzialità dei libri tattili e della loro estrema duttilità editoriale: in collaborazione con l’artista Marcella Basso (vincitrice della terza edizione del concorso con il libro “Io, tu, le mani”) ha realizzato due libri tattili, a partire da sue poesie.
Ma si può fare poesia con i libri tattili? Beh, venite a scoprirlo sabato 4 maggio!
Il nostro incoraggiamento va a due amiche della Rassegna: Cinzia Crenca, che partecipa al contest per la seconda volta, e Sara Bellagamba, alla sua primissima partecipazione.
Sabato 11 maggio, Cinzia aiuterà i bambini a realizzare il loro personalissimo libro tattile, a partire da un’antichissima favola, mentre mercoledì 8 maggio Sara accompagnerà i bambini della sez. ‘grandi’ del nido “Dire, fare, giocare” di Ostia Antica in uno straordinario viaggio sensoriale.
Che dire, ragazze? Per ora in bocca al lupo! Non vediamo l’ora di vedervi all’opera!
E voi cosa aspettate a prenotarvi?
Sabato 4 maggio (ore 10:00) – “Sul libro tattile illustrato” a cura della dott.ssa Laura Anfuso
Lunedì 6 maggio (ore 17:00) – “Piccole storie” a cura di Sara Bellagamba (lab. bambini)
Sabato 11 maggio (ore 10:00) – “Le pubblicazioni per l’infanzia della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi: un po’ di storia” a cura della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi
Sabato 11 maggio (ore 11:30) – “Costruiamo un libro tattile” a cura di Cinzia Crenca