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Da Leroi-Gourhan ai Prelibri di Munari

(May) You Live In Interesting Times André Leroi-Gourhan rappresenta probabilmente uno dei più geniali innovatori delle tecniche di scavi nell’archeologia moderna: dal momento che l’archeologo scavando distrugge il suo stesso oggetto di studio, Leroi-Gourhan cercava sempre di ricavare quante più informazioni possibili sul luogo di scavo, concentrandosi non sul particolare, ma sulle relazioni spaziali e funzionali tra gli oggetti, osservandoli in maniera sistemica. Secondo quanto lui stesso affermava, qualsiasi ricerca deve concentrarsi sulla totalità delle manifestazioni umane, per tutta l’ampiezza del loro habitat (sincronia) e per tutta la loro profondità cronologica (diacronía). Sono queste le basi teoriche per lo “scavo…

Libri e senso del tatto

Ci avete mai pensato? La parola “immaginazione” – ovvero, la facoltà attraverso la quale noi esseri umani (e, a quanto pare, soltanto noi!) riusciamo a elaborare pensieri in maniera libera, incondizionata e astratta – deriva da “immagine”, dal momento che – come ha osservato una volta Bruno Tognolini, «per immaginare, la mente ha bisogno di immagini» (in R. Valentino Merletti, B. Tognolini, Leggimi forte, 2006, p. 38). L’immaginazione è, infatti, tanto più fervida e sfrenata, quanto più il bambino è stato esposto a immagini e a esperienze visive, potendo rielaborarle liberamente, arricchendole e stabilendo connessioni magari inedite e sempre più…

Fare poesia con i libri tattili

Si può fare poesia con i libri tattili? Avete mai avuto tra le mani un libro tattile di poesia? Cioè, non un libro tattile che parlasse di poesie, no no…intendiamo proprio un libro tattile che proponesse un testo poetico! Ammettiamolo: non è facile rendere un’espressione poetica attraverso i registri espressivi che caratterizzano l’editoria tattile. A pensarci bene sembra quasi una contraddizione in termini: la poesia sa essere evocativa, lirica, sottile ma, allo stesso tempo, audace, potente, sconfinata. Come riuscire a rendere queste caratteristiche attraverso la fisicità, la concretezza, la materialità della sensazione tattile? Leggendo gli interessanti articoli presenti sul sito…

Libri tattili: un approfondimento

Tanti livelli di inclusione Nell’ambito della nostra Rassegna, un posto di primissimo piano viene riservato ai libri tattili, uno strumento estremamente versatile, che consente di fare inclusione a diversi livelli: non solo nei riguardi di ciechi o ipovedenti, ma nei riguardi di chiunque voglia mettersi in gioco. Una “lettura” in chiave sensoriale è in grado di veicolare tantissime informazioni, qualitativamente e quantitativamente rilevanti, a prescindere dalla presenza o meno del testo scritto. La grande intuizione di Munari con i “libri illeggibili” fu proprio questa: mettere da parte il testo per lasciare più spazio ad altri tipi di informazioni, fruibili da…

Libri tattili alla Rassegna delle letterature inclusive

Libri tattili: cosa sono? Un libro è per definizione un oggetto multisensoriale: oltre alla vista (e alla voce) coinvolge almeno l’olfatto (il libro che sa di nuovo, il libro che sa di vecchio), l’udito (lo sfogliare e il frusciare delle pagine) ma, soprattutto, il tatto (la pagina liscia e quella rugosa). Nel caso dei bambini in età prescolare queste esperienze sensoriali hanno un valore dominante che, pur in assenza della dimensione letteraria, sono comunque in grado di raccontare una storia (pensiamo all’intuizione munariana dei pre-libri). Ma anche nel caso dei ciechi e degli ipovedenti le sollecitazioni tattili possono dare sostanza…