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I Silent Book (1° parte)

Libri senza parole: dal mondo a Lampedusa e ritorno

La nostra Rassegna è al giro di boa!

In questa terza settimana ci soffermeremo su un particolare tipo di albo illustrato, il silent book, adattissimo a diverse modalità di lettura inclusiva; in primis, verso le persone di altra lingua e nazionalità.

A questo proposito, il nostro Paese è al centro di una esperienza veramente inclusiva che coinvolge editori provenienti da oltre 20 paesi di 4 continenti, i cui silent convergono nell’isola di Lampedusa, in una biblioteca molto speciale, rappresentata prevalentemente da silent book.

Libri senza parole: dal mondo a Lampedusa e ritorno” è il nome di questo poderoso progetto di cooperazione internazionale, promosso da IBBY Italia, grazie alla collaborazione di un comitato promotore con base a Roma.
La selezione bibliografica include ormai 120 titoli, catalogati a titolo gratuito dalla cooperativa Biblionova e realizzata con il contributo delle diverse sezioni nazionali di IBBY nel mondo: la collezione è ospitata presso Lo scaffale d’arte del Palazzo delle Esposizioni a Roma, a disposizione di ricercatori, docenti e appassionati e ha dato vita anche a una mostra documentaria itinerante, che può circolare a richiesta in Italia e all’estero.

progetto silent book lampedusa locandina

La creazione di una biblioteca comunale nell’isola ha una valenza altamente simbolica: come noto, Lampedusa è il simbolo nel mondo di tutti i luoghi reietti e dimenticati, dove si raccoglie la disperazione di bambini senza più lacrime e genitori senza più futuro; un non-luogo rispetto al quale è sufficiente voltare la testa altrove per fingere che non esista davvero, per negarne la consistenza geografica e la tragicità di quel che si condensa in questo lembo di terra, periferia d’Italia e d’Europa, margine del futuro dell’uomo.
Ripartire dal libro, a Lampedusa, e da un libro senza parole, vuol dire ripartire – in silenzio, ma con concretezza – dai bisogni di chi cresce lontano dalla lettura e dai principi di tolleranza e di comprensione che solo la lettura è in grado di stimolare.

illustrazione in bianco e nero a matita
Illustrazione di Tommaso Carozzi tratta dal nuovo silent book di Davide Calì

La scelta del nucleo di libri per ragazzi che IBBY Italia raccoglie e dona all’isola di Lampedusa non è, dunque, casuale: i silent book, ovvero i libri senza parole, dal momento che affidano il racconto alle sole immagini, riescono ad annullare ogni barriera linguistica e culturale e si rivelano particolarmente adatti a stimolare e facilitare l’incontro tra bambini di origini diverse e, al tempo stesso, utili per gettare solide basi per l’apprendimento di un vocabolario di immagini, a partire dal quale costruire un vocabolario di comprensione sociale e di solidarietà umana.
Perché nessuno dovrebbe essere  straniero su questa Terra che chiamiamo casa.

Per approfondire:

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Davide Calì & i Silent Book

Chi è Davide Calì?

Davide Calì è tante cose: fumettista, illustratore, autore per bambini, art director
Ad oggi, è uno dei più importanti e prolifici autori per l’infanzia, con più di cento pubblicazioni all’attivo. Nato in Svizzera, e cresciuto in Italia, è autore di decine di albi stupendi, densi, mai scontati, scritti e tradotti in diverse lingue, ovunque pluripremiati.

I suoi libri sono pubblicati in Italia per KITE, Zoolibri, Orecchio Acerbo, Arca; in Francia per Sarbacane, Actes Sud e Thierry Magnier; negli Stati Uniti per Chronicle; in Portogallo per Planeta Tangeri.

Dal 2016 è art director di Book on a Tree, la factory letteraria londinese creata da Pierdomenico Baccalario. Dal 2017 suona con i Bacon Brothers in uno spettacolo per bambini tratto da uno dei suoi libri.

Davide Calì fumetto sketch
Credits

Sabato 18 maggio avremo il piacere di ospitarlo alla “Rassegna delle letterature inclusive”, per farci raccontare una delle sue ultime sfide: la scrittura di un silent book.

Che cos’è un silent book?

Il silent rappresenta proprio una bella sfida.
Intanto, possiamo considerarlo un libro?
Nel senso classico del termine no, non ci sono parole, neanche a pagarle.

Ma come si legge un silent?
Beh, sfogliandolo.

Sì, e poi?
E che storia potrà mai raccontare?
Riuscirà a parlare di emozioni e stati d’animo?

davide calì balene
Illustrazione di Tommaso Carozzi

Proviamo a rovesciare l’argomentazione: in quanto ‘senza parole’, il silent è per sua natura un libro inclusivo, che abbatte ogni barriera linguistica e culturale. Un silent coreano o cinese è ‘leggibile’ da un bambino italiano, australiano o russo, alle stesse condizioni e senza alcuna preclusione.

Non è un caso se a Lampedusa è stata realizzata la prima biblioteca di soli silent (Biblioteca Ibby Lampedusa, da un’iniziativa di Ibby Italia): bambini naufraghi da mondi diversi possono trovare riparo e consolazione tra le pagine di libri apparentemente silenziosi, ma tanto accoglienti.

progetto silent book lampedusa locandina

Come si scrive un silent?

Ma come si fa a scrivere un silent? Cioè, come deve cambiare l’atteggiamento dell’autore rispetto a un albo tradizionale? Cosa deve togliere e cosa deve aggiungere (ammesso che si tratti di questo)?

Alla Rassegna avremo modo di porre queste domande a Davide Calí che, come abbiamo anticipato, proprio quest’anno ha deciso di mettersi in gioco con un silent, il suo primo albo senza parole: Le jour des Baleines, con le illustrazioni mozzafiato di Tommaso Carozzi.
L’albo, edito qualche giorno fa dall’editore francese Chocolat racconta di una singolare migrazione di balene

davide calì foto bianco e nero
Credits

E voi?
Avete una curiosità da soddisfare o una domanda da fare a Calí?
Potete farlo scrivendo alla nostra pagina Facebook  e prenotando il vostro posto all’incontro del 18 maggio (ore 10:00)…vi aspettiamo!

Qui il programma completo della Rassegna.
Per prenotazioni, scrivere a:
prenotazioni@sognalibri.it
oppure chiamare il numero (anche WhatsApp):
371 1867872