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Inclusive Book e libri in simboli

La svolta dell’Inclusive Book

Come ci ricorda la Carta dei diritti della Comunicazione, “ogni persona, indipendentemente dal grado di disabilità, ha il diritto fondamentale di influenzare, mediante la comunicazione, le condizioni della sua vita”, ovviamente per migliorarla, per esprimere in pienezza la propria identità. Partendo da questo principio si declinano, poi, i diritti specifici di ‘chiedere’, ‘scegliere’ e ‘rifiutare’, che presuppongono sempre un intervento e un coinvolgimento attivo dell’adulto, del terapeuta, del logopedista il quale, però, non potrà mai sostituirsi all’effettivo titolare del diritto: dal momento che al centro della nostra strategia comunicativa si devono trovare sempre e solo le sue esigenze e i suoi effettivi bisogni, dobbiamo fornire reali opportunità di scelta e definire proposte flessibili, motivanti, mai banali.

Tra le varie strategie comunicative, due tra le più efficaci sono rappresentate dal libro personalizzato e da quello modificato. Il primo è un libro creato ex novo, a partire dalla rielaborazione delle esperienze emotivamente significative della persona: l’obiettivo è quello di agganciare fin da subito il suo interesse, accompagnandolo a leggere e rileggere più volte la storia. I libri modificati, invece, partono da un libro già edito che viene modificato per renderlo più accessibile alla persona (a partire, ovviamente, da un testo che  già sappiamo rispecchiare i suoi gusti, interessi e bisogni).

La vera svolta, però, è rappresentata dall’Inclusive Book, ovvero un libro effettivamente edito, con ampia tiratura e diffusione, pensato con caratteristiche tali per fungere, allo stesso tempo, da contenitore e veicolo per esperienze realmente ed efficacemente inclusive (all’interno della classe o di gruppi di lettura nelle biblioteche, nelle librerie, in occasione di feste, letture animate o laboratori).

inbook e libri in simboli

In poco tempo, gli inclusive books (o libri in simboli) hanno rivelato una versatilità straordinaria, essendo in grado di spaziare ben oltre la narrativa in senso puro: possono essere, infatti, impiegati nella didattica, nella manualistica e nella saggistica (anche scientifica), nelle guide turistiche e, addirittura, nel giornalismo e nei testi regolativi (come leggi, ricette e istruzioni per l’uso).

Da qui le possibilità diventano enormi, verso una piena attuazione della Carta dei diritti della Comunicazione.

Per approfondire:

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La comunicazione aumentativa e alternativa (CAA)

Cos’è la CAA?

Con l’espressione “comunicazione aumentativa e alternativa” (CAA) si fa riferimento a una modalità comunicativa che integra o sostituisce il linguaggio verbale (o la scrittura) con altre modalità comunicative, maggiormente flessibili e in grado di coinvolgere più attivamente la persona che, per vari motivi (disabilità complesse, traumi, patologie neuromuscolari, ritardi neurocognitivi), può presentare difficoltà o ritardi nell’interfacciarsi con il linguaggio verbale.

L’aggettivo “aumentativa” ci ricorda che la questione centrale non è sostituire o integrare il linguaggio verbale ma definire, a partire dalla persona che si ha davanti, la strategia comunicativa più efficace per favorire il potenziamento delle sue effettive competenze; l’aggettivo “alternativa”, invece, ci parla proprio di queste strategie che, per essere veramente efficaci, devono essere alternative, cioè diverse dal linguaggio parlato.

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La questione centrale della CAA resta, però, la persona cui si rivolge e l’opportunità di creare con lui una comunicazione effettiva e coinvolgente: ecco perché l’approccio comunicativo deve essere multimodale e flessibile, nel senso che deve sapersi adattare alla persona, funzionalmente al suo bisogno di esprimersi (bisogni, speranze, idee) e di nutrire le proprie relazioni sociali, sia per brevi periodi che per esigenze di più lungo termine.

I libri in simboli: un valido aiuto

In questo contesto, i libri in simboli possono essere senz’altro uno degli ausili più efficaci e flessibili: da sempre le immagini rappresentano uno stimolo molto accattivante per qualunque bambino e, soprattutto, si acquisiscono non per insegnamento ma per esposizione nel tempo, a tutto vantaggio della naturalità degli usi e delle esperienze, presenti e futuri. Anche in questo caso, dunque, l’albo illustrato finisce per rivelarsi uno straordinario ausilio per l’inclusione, in grado di far crescere la relazione a partire dall’autentico riconoscersi e stare insieme, fianco a fianco, contribuendo alla stessa esperienza e prendendosi cura l’uno dell’altro: pagina dopo pagina, l’esperienza della lettura condivisa e co-costruita può rappresentare un insperato ‘trampolino di lancio’ per cambiare, insieme, il mondo circostante.

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Per esempio, aiutando il bambino a diventare sempre più consapevole dello spazio esterno, fino a riuscire ad appropriarsene almeno un poco: usando gli stessi simboli che il bambino ha ormai imparato da sé a riconoscere nelle pagine del libro, si potrebbe cominciare a etichettare – genitori e figli insieme – le scatole dei giocattoli, i mobili, i cassetti, oppure indicare luoghi, funzioni, pericoli, aiutandolo così a orientarsi e sviluppare la propria autonomia, anche in chiave decisionale.

CAA alla Rassegna Delle Letterature Inclusive

Nella Rassegna delle letterature inclusive non poteva mancare un appuntamento sulla CAA e sarà un appuntamento veramente straordinario: venerdì 31 maggio alle 17.00 avremo l’onore di ospitare Sante Bandirali, direttore editoriale di Uovonero, una casa editrice che da diversi anni è impegnata in questo settore, con diversi titoli in catalogo e, addirittura, una collana realizzata in collaborazione con altri editori. Inoltre, ospiteremo un intervento della dott.ssa Cinzia Capogna dell’Anffas e la ricchissima testimonianza de Il CAAmaleonte, un’associazione che opera da molti anni sul nostro territorio, nata dalla volontà di due mamme davvero speciali.

 

Se volete saperne di più, andate sull’evento Facebook, appositamente creato per l’occasione.

Per approfondire:

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Omaggio a Livio Sossi

Livio Sossi: un gigante della letteratura per l’infanzia

livio sossi autore intervistaLo scorso 20 febbraio, negli stessi giorni in cui la Rassegna delle letterature inclusive cominciava a prendere forma, è venuto a mancare Livio Sossi, un gigante della letteratura per l’infanzia!
Un gigante, sì, ma dal cuore tenerissimo, capace di sintonizzarsi sempre sui bisogni dei bambini, di sentire come loro sentono, di parlare come loro parlano.
Per chi lo ha conosciuto, Livio era tante cose: autore, saggista, curatore, consulente scientifico, direttore artistico, talent scout, formatore, addirittura conduttore di un programma radiofonico…qualunque mezzo era utile per diffondere quel che più amava.

In giro per l’Italia con Livio

Livio era instancabile, una persona sempre pronta a condividere e a emozionarsi, prodiga di consigli, di sorrisi, di sguardi di incoraggiamento.
Era una specie di folletto viaggiatore, su e giù per lo stivale, pronto ad andare ovunque ci fosse bisogno di conoscere e di impratichirsi con l’arte segreta di cui lui era fine maestro e generoso dispensatore: l’arte di parlare ai bambini, con occhi sognanti ma sempre con la verità nel cuore.

livio sossi foto presentazione libri

 

Da subito, dal Friuli alla Sicilia, si sono diffuse iniziative per commemorarne il nome e proseguirne l’impegno: Livio ha seminato ovunque e ha seminato bene, anche in chi – come noi – non lo ha conosciuto di persona, ma lo ha amato attraverso il suo lavoro.
Per questo siamo grati a Maura Picinich per aver consentito a intitolare la nostra Rassegna a Livio, permettendoci di dimostrare così la nostra riconoscenza verso il suo insegnamento.

Perché lavoro da fare ce n’è, ma la strada è ben battuta e grande è l’esempio di chi ci ha preceduto.

banner livio sossi illustrazione

Ciao Livio!