… e dall’uguaglianza all’equità

Negli ultimi anni, anche il concetto di disabilità è stato protagonista di una radicale evoluzione, terminologica e concettuale, passando da un modello medico (la disabilità vista come condizione della persona, rispetto alla quale occorre intervenire con una logica di tipo rimediale) a un modello sociale (rispetto al quale si è preso in considerazione anche la vita relazionale della persona, in un’ottica però ancora legata al singolo intervento).

Nel 2001 l’International Classification of Functioning, Disability and Health ha proposto il superamento di questi due modelli, di fatto integrandoli in una prospettiva più ampia e comprensiva: la disabilità viene definita come la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute della persona e i fattori personali e ambientali che rappresentano le circostanze in cui vive l’individuo.

La disabilità, dunque, non definisce la persona e non la riguarda mai del tutto, dal momento che, agendo sull’ambiente esterno, sulle condizioni sociali e relazionali in cui la persona vive, di fatto la condizione individuale diventa irrilevante. Le nostre linee di azione e di intervento riguardano non solo le barriere all’accesso (di ogni tipo, non solo fisiche) ma ogni altro impedimento, anche sociale, culturale e relazionale! Insomma, la strada per l’inclusione e l’uguaglianza passa necessariamente da ciascuno di noi ed è un fattore di crescita sociale e di cultura comunitaria.

Sul web circola una bella immagine che sintetizza molto bene questa evoluzione – che è già tutta nell’art. 3 della nostra Costituzione! – che sottolinea, a mio avviso, l’importanza delle letterature: perché le parole esprimono la cultura di una società e, se è vero che nella nostra legislazione esistono ancora tracce lessicali del vecchio sistema, noi possiamo scegliere già da oggi di pensare, parlare, agire diversamente, realizzando un cambiamento di giustizia!

Per chi volesse approfondire, invitiamo a leggere la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, del 13 dicembre 2007, ratificata anche dall’Italia: https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/disabilita-e-non-autosufficienza/focus-on/Convenzione-ONU/Documents/Convenzione%20ONU.pdf    

C’è inoltre questo bellissimo video dell’intervento tenuto qualche anno fa dal prof. Andrea Canevaro in occasione del simposio interdisciplinare “L’illusione della normalità”: https://www.youtube.com/watch?v=2nopludGMBE 

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