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Il piccolo giardiniere – Settenove

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C’era una volta un piccolo, piccolissimo giardiniere in un grande giardino. Era il suo giardino, o meglio, la sua stessa vita.

Con impegno e dedizione, giorno dopo giorno, se ne prendeva cura: vi abitava, lo accudiva e lo custodiva. Ma il giardino non cresceva… anzi, sembrava morire a poco a poco nonostante tutta la fatica e il lavoro che vi dedicava. C’era solo un fiore rosso che cresceva: bello, alto e profumato. Un piccolo segno che dava speranza e infondeva coraggio al suo piccolo custode, ma che non bastò a farlo resistere. Il piccolo giardiniere si sentì a un certo punto stanco di fronte al suo apparente fallimento e così decise di mettersi a dormire. Ma prima, ebbe la forza di esprimere un desiderio: “Vorrei solo un pò di aiuto…”. Così scese la sera e lui si abbandonò a un sonno profondo e duraturo.

Ecco però il miracolo. Qualcun’altro, attratto proprio da quel fiore alto e rosso che come per magia è capace di diffondere speranza, comincerà ad occuparsi del giardino. Ciò che sembrava perduto, rivivrà rigoglioso ed abbondante. Al suo risveglio il piccolo giardiniere non potrà non contemplarlo con meraviglia e stupore.

Una storia delicata che parla di impegno e dedizione, ma anche di speranza e fiducia nel futuro. Che ci insegna a non aver paura di chiedere aiuto. Quando il sonno dello scoraggiamento addormenta le nostre risorse, possiamo sperare negli altri, certi che la nostra richiesta sarà sicuramente accolta e risolta. Il piccolo giardiniere non è solo, il suo giardino gli appartiene e lui appartiene al suo giardino. La vita ci supera e ci sorprende. E come un bambino tra le braccia della mamma attende di crescere, e crescerà a tempo debito, così ciò che siamo e ci appartiene si prende cura di noi per donarci fiori e frutti buonissimi al momento più opportuno.

Il piccolo giardiniere di Emily Hughes

Edito da Settenove

Dai 3 anni

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La città che sussurrò

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I bambini si educano con il cuore, la fiducia e la verità e noi adulti siamo chiamati a tradurre e a interpretare per loro la realtà che li circonda, anche quando questa realtà può sembrare troppo “grande” e “difficile” ai nostri occhi, considerata la loro età.

Il 27 Gennaio verrà celebrata, come ogni anno, il giorno della Memoria. Ci siamo chieste, quindi, come poter raccontare una tematica complessa e drammatica come l’Olocausto a quei bambini che vorrebbero saperne di più.

Il meraviglioso albo “La città che sussurrò” di Jennifer Elvgren con le illustrazioni di Fabio Santomauro, edito da Giuntina, ha risposto alla nostra domanda e con maestria linguistica e illustrazioni incisive e accattivanti ha reso accessibile ciò che semplice non è, e soprattutto a portata di bambino.

La storia, realmente accaduta in Danimarca ai tempi della seconda guerra mondiale, racconta di come un intero villaggio riesca a salvare dei rifugiati ebrei dalla furia nazista.

Anett, la bimba protagonista, non esita a prendersi cura insieme alla sua famiglia e ai suoi compaesani di una mamma ebrea e del suo bambino, costretti a nascondersi nella loro cantina in attesa della fuga salvifica in Svezia.

Sentimenti nobili, come la solidarietà, l’amicizia, il coraggio e la partecipazione di tutto un paese intento a salvaguardare la vita dell’altro, rendono questo bellissimo racconto a lieto fine un motivo di riflessione per chi, davanti ai fatti tragici della storia, non perde la speranza per credere nell’uomo e nella sua capacità innata di perseguire il bene. Il valore unico ed irripetibile del rispetto e dell’amore per la vita umana è  scritto nel cuore di molti uomini e questa storia ne è la vera testimonianza.

Attraverso i sussurri di un intero villaggio, moltissimi ebrei saranno guidati, nel buio di una notte senza luna, al porto da cui poter salpare per salvare la propria vita dal terrore nazista.

E non è un caso, che in un mondo in cui il male fa rumore e grida a squarciagola per scoraggiare e far disperare, il bene si faccia strada proprio attraverso la dolcezza dei sussurri e dei bisbigli di uomini miti e generosi, che sanno autenticamente donare la propria vita per l’altro.

Premio Andersen 2015 come miglior libro 6/9 anni.

 

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Mio padre il grande pirata

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“E ogni volta che chiedevo “Speranza di cosa?” lui mi rispondeva “Speranza di tornare a casa”.”

Una storia delicata e commovente raccontata attraverso gli occhi e la voce di un bambino e del suo papà. A fare da sfondo la difficile realtà dell’immigrazione e delle condizioni disagiate dei minatori.

Non conosciamo il nome del bambino e nemmeno quello di suo padre che vive ormai da tempo lontano da casa perché minatore in Belgio. Ma forse scopriremo ancora di più, visto che ad unirli c’è un legame unico e profondo di amore, stima e fiducia tale da superare le distanze e le difficoltà.

Un racconto avvolgente che ci prende per mano per svelarci lentamente l’animo innamorato e in evoluzione di un bambino verso suo padre. Una Speranza fatta di fiducia riconquistata dopo un’amara verità da accettare, che segna la fine dell’infanzia e apre le porte a una nuova maturità e consapevolezza. Un ritorno colmo di tenerezza che non lascia dubbi sull’amore incondizionato tra padre e figlio.

MIO PADRE IL GRANDE PIRATA di Davide Calì

Edito da: Orecchio Acerbo

Età: dagli 8 anni

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Il richiamo della palude

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Questo libro ci ha conquistato da subito. La copertina di per sé è stato per noi un richiamo irresistibile, come il titolo stesso suggerisce. E così, sfogliandolo lentamente pagina dopo pagina, ci siamo innamorate della sua storia e delle sue splendide illustrazioni, fatte di cieli autunnali, foglie cadute e dettagli minuziosi. Limitare il tema a quello dell’adozione ci pare riduttivo. E’ un libro che parla di amore incondizionato, di senso di appartenenza, di casa, di famiglia. Con domande universali che prima o poi tutti ci facciamo o ci siamo già fatti nei nostri lunghi e tortuosi percorsi di crescita:

“Quanto uguali a noi devono essere le persone alle quali voler bene?”

“Forse quelli uguali a noi sono semplicemente coloro a cui vogliamo bene e quelli che ce ne vogliono?”

Un albo che ci spinge a credere in noi stessi e ad apprezzare le nostre diversità, certi che chi ci ama sa vedere davvero chi siamo.

Il richiamo della palude

Edito da Kite Edizioni

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Gli uccelli – Topipittori

 

Gli uccelli
di Germano Zullo – ill. Albertine
Topipittori 

Tra i nostri scaffali si nasconde un tesoro, uno di quegli albi capaci di lasciare un segno. Parliamo di Gli uccelli, edito da Topipittori. Un libro che si offre a mille interpretazioni e che sembra parlare al cuore di ciascuno di noi. Pochissime parole, pochissimi personaggi e un messaggio che è pura poesia: “un solo minuscolo dettaglio può illuminare la giornata. Un solo minuscolo dettaglio può cambiare il mondo.”

Un libro che inizia come un silent e che si arricchisce via via di parole sempre più importanti. Perfetto da raccontare e animare. In una parola, unico.

Età: dai 3 anni