La città che sussurrò
I bambini si educano con il cuore, la fiducia e la verità e noi adulti siamo chiamati a tradurre e a interpretare per loro la realtà che li circonda, anche quando questa realtà può sembrare troppo “grande” e “difficile” ai nostri occhi, considerata la loro età.
Il 27 Gennaio verrà celebrata, come ogni anno, il giorno della Memoria. Ci siamo chieste, quindi, come poter raccontare una tematica complessa e drammatica come l’Olocausto a quei bambini che vorrebbero saperne di più.
Il meraviglioso albo “La città che sussurrò” di Jennifer Elvgren con le illustrazioni di Fabio Santomauro, edito da Giuntina, ha risposto alla nostra domanda e con maestria linguistica e illustrazioni incisive e accattivanti ha reso accessibile ciò che semplice non è, e soprattutto a portata di bambino.
La storia, realmente accaduta in Danimarca ai tempi della seconda guerra mondiale, racconta di come un intero villaggio riesca a salvare dei rifugiati ebrei dalla furia nazista.
Anett, la bimba protagonista, non esita a prendersi cura insieme alla sua famiglia e ai suoi compaesani di una mamma ebrea e del suo bambino, costretti a nascondersi nella loro cantina in attesa della fuga salvifica in Svezia.
Sentimenti nobili, come la solidarietà, l’amicizia, il coraggio e la partecipazione di tutto un paese intento a salvaguardare la vita dell’altro, rendono questo bellissimo racconto a lieto fine un motivo di riflessione per chi, davanti ai fatti tragici della storia, non perde la speranza per credere nell’uomo e nella sua capacità innata di perseguire il bene. Il valore unico ed irripetibile del rispetto e dell’amore per la vita umana è scritto nel cuore di molti uomini e questa storia ne è la vera testimonianza.
Attraverso i sussurri di un intero villaggio, moltissimi ebrei saranno guidati, nel buio di una notte senza luna, al porto da cui poter salpare per salvare la propria vita dal terrore nazista.
E non è un caso, che in un mondo in cui il male fa rumore e grida a squarciagola per scoraggiare e far disperare, il bene si faccia strada proprio attraverso la dolcezza dei sussurri e dei bisbigli di uomini miti e generosi, che sanno autenticamente donare la propria vita per l’altro.
Premio Andersen 2015 come miglior libro 6/9 anni.